Nel nostro paese la forza lavoro sta invecchiando e l’età pensionabile sta crescendo, inoltre, circa il 39,2 % dei lavoratori lavorano circa 7 ore al giorno seduti (dati Istat).
Si aggiunge la problematicità dei turnisti in cui la nutrizione applicata con criteri cronobiologici è decisiva non solo per prevenire problematiche metaboliche, ma anche per migliorare l’efficienza lavorativa e per prevenire gli infortuni.
I numeri dell’Obesità, della Sindrome Metabolica e del Diabete sono impietosi:
- in Italia il 35% è Sovrappeso e il 10% Obeso;
- la Sindrome Metabolica, spesso associata all’eccesso ponderale, ha una prevalenza del 20% nella popolazione generale, con punte che superano il 40% nella fascia di età 60-69 anni;
- il Diabete tipo II ha una prevalenza del 10% tra gli adulti europei ed il dato previsionale è ancora in crescita.
Criteri per la diagnosi
E’ chiaro che numeri così importanti comportino costi diretti (costi sanitari e sociali), costi indiretti (perdita di efficienza e produttività) e costi personali (mancato guadagno, disabilità, discriminazioni), ma manca un criterio condiviso per la prioritizzazione degli interventi, atto a prevenire e a ridurre questi pesanti costi.
In particolare, la Sindrome Metabolica è da considerare, a tutti gli effetti, una condizione prediabetica su cui concentrare gli interventi preventivi, al fine di ridurre l’incremento progressivo del diabete, dell’obesità dismetabolica e della patologia cardiovascolare.
La diagnosi, secondo gli ultimi criteri della International Diabetes Federation IDF del 2009 viene posta quando 3 o più dei seguenti fattori di rischio sono presenti, ma la circonferenza vita continua ad essere fondamentale come screening preliminare, introducendo il concetto di un valore soglia “individuale”, su cui gli studi devono proseguire, in modo da non sottovalutare i fattori genetici, etnici e ambientali che creano le condizioni affinché il deposito adiposo viscerale divenga patologico.
I fattori di rischio della sindrome metabolica riconosciuti dalla letteratura sono:
- Circonferenza vita (valori specifici per popolazione);
- Pressione arteriosa > 130/85 mm/Hg;
- Glicemia > 100 mg/dl;
- HDL-C <40 mg/dl negli uomini e <50 mg/dl nelle donne;
- Trigliceridemia > 150 mg/dl.).
Purtroppo, il 90% delle persone affette da Sindrome Metabolica ignora o sottovaluta la progressività della stessa e il contenimento farmacologico, attualmente praticato, di alcuni fattori di rischio, quali l’ipertensione o l’ipertrigliceridemia, di fatto, rinvia azioni concrete volte a migliorare l’apporto nutrizionale e lo stile di vita, queste sì, efficaci nel ridurre il grasso addomino-viscerale e l’infiammazione sistemica ad essa correlata che è il motore principale della progressione della sindrome metabolica.
Quindi, è ben chiaro il concetto che, se in campo epidemiologico, la circonferenza vita è l’indicatore di rischio che meglio correla con la sindrome metabolica, è altrettanto noto che altezza e circonferenza fianchi correlano negativamente con la stessa, per cui, è indispensabile integrarli nella valutazione del rischio individuale.
Piani di intervento per la prevenzione
Morphogram è il software antropometrico per nutrizionisti che consente di quantificare e identificare i fattori di rischio antropometrici della Sindrome Metabolica attraverso la valutazione integrata dei cut off della circonferenza vita, del rapporto vita/fianchi (WHR) e del rapporto vita/altezza (WHtR), riconosciuti dalla letteratura scientifica internazionale.

Oltre a ciò, attraverso l’utilizzo di un nuovo indicatore (Volume Addominale in Eccesso), focalizza l’attenzione verso la pericolosità della sequenza:
Circonferenza Vita > Volume Addominale in Eccesso > infiammazione sistemica > insulino-resistenza > obesità > diabete
con l’obiettivo di amplificare la percezione del ruolo dell’adiposità centrale, quale primum movens della progressione verso la patologia.
Il Volume Addominale in Eccesso (AV+)
Il Volume Addominale in Eccesso, è un indicatore volumetrico (espresso in litri), indipendente dal peso e dall’indice di massa corporea (IMC), che viene misurato esclusivamente nei soggetti che presentano il rapporto vita/altezza (WHtR) > 0,5 e che quindi presentano già il fattore di rischio legato all’accumulo di grasso addominale.
Tuttavia, tale indicatore integra il fattore di rischio della circonferenza vita con le specifiche variazioni di volume che individualmente intervengono tra la circonferenza addominale e quella dei fianchi dimostrandosi molto utile e sensibile nel graduare e monitorizzare l’eccesso di adiposità addominale nel soggetto in esame.
Infatti, monitorizzare in litri il volume addominale eccedente, sposta l’attenzione dal peso all’adiposità centrale e alla sua stretta connessione con l’alimentazione e lo stile di vita, aumentando fortemente la motivazione.
Su queste basi, Morphogram consente di stimare la composizione corporea e il fabbisogno energetico e proteico consentendo di personalizzare programmi nutrizionali in base alla tipologia del lavoro, al carico lavorativo ed ai turni. Gli effetti benefici si hanno non solo per quanto attiene la prevenzione e/o la gestione della sindrome metabolica, dell’obesità e del diabete, ma anche per il miglioramento dei disturbi digestivi ad essi correlati.
Il test può essere fatto anche online attuando le misurazioni richieste con tecnica standardizzata, attraverso tutorial. Questa possibilità è fondamentale perché rende fruibile il servizio anche ai pazienti da remoto e garantisce il monitoraggio degli stessi e la compliance nel lungo periodo.
Evento ECM gratuito

Il 24 giungo 2023, presso l’Hotel Blu Palace di Mosciano Sant’Angelo, si terrà l’evento intitolato “Focus Obesità e Sindrome Metabolica” rivolto a professionisti della nutrizione, medici e farmacisti e che consentirà l’accreditamento di 6 ECM.
Tra i relatori, ci saranno Tiziana Stallone, presidente di ENPAB e il dottor Paolo De Cristofaro, ideatore del metodo Morphogram.
Per info e prenotazioni, visita il sito www.nuben.it/congresso