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DCA, Nutrizione, Salute

Il rapporto Braccio-Avambraccio è un indicatore antropometrico di malnutrizione

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Il rapporto Braccio-Avambraccio come indicatore antropometrico di malnutrizione

Il rapporto Braccio-Avambraccio come indicatore antropometrico di malnutrizione

Il distanziamento sociale, l’uso obbligatorio di mascherine e la forzata permanenza presso la propria abitazione durante il lockdown, hanno portato ad un aumento generalizzato di stress, ansia e paura rispetto alla possibilità di contagio da Sars-Cov-2 e di morte.

A risentirne maggiormente di questa situazione di ansia e stress è stata quella fetta di popolazione con un disturbo mentale preesistente.

Tra le patologie più a rischio, per le caratteristiche e le conseguenze dello stato di lockdown, vi sono i disturbi del comportamento alimentare (DCA).

Gli individui affetti da tali disturbi mettono in atto comportamenti alimentari e di controllo del peso anomali e dannosi per la salute fisica e il funzionamento psicosociale.

Tra questi disturbi vi è l’anoressia Nervosa (AN), caratterizzata da una restrizione dell’apporto calorico giornaliero tale da causare una diminuzione significava del peso in chi ne è affetto.

Paolo De Cristofaro, medico endocrinologo e nutrizionista con alle spalle anni e anni di esperienza nei DCA, ha portato alla luce, con la collaborazione della D.ssa Francesca D’Emilio, un possibile nuovo indice per il monitoraggio dello stato nutrizionale in soggetti con disturbo alimentare di tipo restrittivo.

Basandosi sulla premessa che i muscoli del braccio sono più strettamente collegati a lavori che comportano maggiore intensità e forza fisica, mentre i muscoli dell’avambraccio sono maggiormente associati alla motilità fine e minore intensità lavorativa, si è andati a monitorare il rapporto braccio-avambraccio cioè il rapporto tra la circonferenza del braccio e la circonferenza dell’ avambraccio.

L’obiettivo di questo lavoro è quello di dimostrare che la riduzione di peso e di forza fisica, legate alla restrizione calorica, determina un maggior deperimento dei muscoli del braccio rispetto a quelli dell’avambraccio, con una significativa riduzione del rapporto circonferenza braccio-avambraccio, rispetto a donne sane normopeso.

Sono stati osservati due campioni, uno di 30 donne sottopeso restrittive con un BMI < 18, l’altro di 30 donne sane con un BMI compreso tra 18,5 e 24,9, entrambi sottoposti a misure antropometriche e calorimetria indiretta.

I risultati evidenziano che vi è una differenza tra i due campioni per il valore di BMI e per l’indice circ. braccio/circ. avambraccio.

Tale differenza è evidente in quanto il campione di controllo ha un indice circ. braccio/circ. avambraccio al di sopra dell’unità mentre il campione di restrittivi ha un valore al di sotto.

Inoltre, si osserva che la riduzione di questo indice si associa ad un basso valore dell’Area di Massa Magra del Braccio (AMA) e della spesa energetica a riposo (REE).

Quindi, il rapporto Braccio-Avambraccio si è rivelato un solido indicatore antropometrico di malnutrizione calorico-proteica, rispondendo alla necessità di avere in ambulatorio uno strumento che dia un feed-back corporeo veloce.

Grazie a questo indice di semplice utilizzo, a basso costo, facilmente ripetibile e sensibile anche a piccoli cambiamenti del metabolismo e della muscolarità viene facilitato il monitoraggio di pazienti con Disturbo alimentare di tipo restrittivo.

Morphogram PRO è la metodologia antropometrica che promuove l’attenzione verso il corpo e guida a misurare direttamente le principali circonferenze del corpo, per consentire al professionista della nutrizione uno dei passaggi più importanti della valutazione dello stato nutrizionale, ossia l’esame obiettivo, che viene spesso eluso, quando si utilizzano metodiche indirette.

Morphogram PRO tra i suoi parametri di analisi ha anche il calcolo automatico del rapporto Braccio-avambraccio ed una rappresentazione grafica nel tempo della sua variazione.

La prevenzione dei disturbi alimentari è possibile quanto più precocemente se ne riescano ad individuare i fattori di rischio e le fasi iniziali e quanto più facile e frequente sia l’accesso al monitoraggio e alla verifica di un professionista competente.

Fonte:

Zaccagnino, M., na Cussino, M., Callerame, C., & na Civilo, C. (2021). COVID-19 E DISTURBI DELL’ALIMENTAZIONE. EMDR, 4.

Approfondimenti: Tre buoni motivi per visitare online, Come svolgere un’analisi accurata del paziente, Come rendere la telemedicina affidabile

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