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Composizione corporea

Come scegliere e dove acquistare una BIA usata?

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L’acquisto di strumenti usati è generalmente sconsigliato, sebbene in rete se ne possano trovare di diversi tipi, a prezzi ridotti rispetto al nuovo. Volendo ricorrere all’usato, sarebbe opportuno mantenere una continuità di riferimento con la casa costruttrice, se possibile, acquistando direttamente da aziende leader del settore, in modo tale che possa essere garantito un intervento in caso di funzionamento anomalo del dispositivo.

L’elaborazione di un piano alimentare personalizzato non può prescindere dalla conoscenza oggettiva della composizione corporea. A tale scopo, durante la visita nutrizionale, alla prima fase anamnestica segue una seconda fase di valutazione antropometrica e bioimpedenziometrica, con l’obiettivo di determinare lo stato nutrizionale, l’eventuale grado di sovrappeso o di obesità, lo stato di idratazione, il metabolismo basale e il dispendio energetico.

L’analisi dell’impedenza bioelettrica o bioimpedenziometria (BIA, Bioelectrical Impedence Analysis) è un esame rapido e non invasivo, utile per analizzare la composizione corporea nei suoi aspetti quantitativi, qualitativi e funzionali. Tale metodica è impiegata per valutare le variazioni della composizione corporea osservate nella perdita di peso e in regimi nutrizionali speciali, il declino muscolare e le alterazioni idroelettrolitiche nell’anziano, lo sviluppo corporeo e staturo-ponderale in età pediatrica e per programmare e monitorare l’efficacia dei programmi di allenamento.

L’analisi dell’impedenza bioelettrica viene effettuata facendo distendere il soggetto sul lettino in posizione supina, con un’abduzione degli arti superiori a 30° e degli arti inferiori a 45°. La vescica deve essere svuotata, il soggetto deve essere a digiuno da almeno tre ore e non deve aver svolto attività fisica nelle dodici ore precedenti, per evitare che si verifichino delle variazioni in acuto della composizione corporea che possano alterare i risultati. Dopo circa dieci minuti in posizione distesa, utili per permettere la corretta ridistribuzione dei fluidi corporei, si può procedere con il vero e proprio test. La tecnica più frequentemente utilizzata è quella mano-piede, che prevede il posizionamento di quattro elettrodi: due sulle superfici dorsali della mano e del piede destro e altri due prossimali alle articolazioni metacarpali e metatarsali della stessa mano e dello stesso piede. Gli elettrodi sono collegati, grazie a dei morsetti, allo strumento di misurazione. Attraverso gli elettrodi si fa passare una corrente elettrica alternata a bassissima intensità e ad alta frequenza, impercettibile e innocua per il soggetto.

Attraverso questo metodo si valuta come il corpo, sulla base della sua composizione in cellule, fluidi corporei e tessuto adiposo, reagisce al passaggio di tale corrente. L’abilità di un corpo di condurre corrente dipende dalla presenza di elettroliti nell’acqua corporea, per cui la misura della conduttività o dell’impedenza è funzione dall’acqua corporea presente nell’organismo e dei componenti che ne contengono elevate quantità, come la massa magra. La massa magra, costituita prevalentemente dal tessuto muscolare, dagli organi interni e dai fluidi extracellulari ricchi di acqua, è un buon conduttore e oppone una bassa resistenza al passaggio della corrente elettrica. Al contrario la massa grassa, costituita da cellule ricche di triacilgliceroli e con pochissima acqua, è un cattivo conduttore e presenta una resistenza molto elevata.

Dalla misura dell’impedenza e utilizzando in modo opportuno i dati di peso, altezza, età e sesso, è possibile risalire alla quantità di acqua corporea totale, alla quantità di acqua intracellulare e a quella extracellulare.  Il valore dell’acqua corporea totale è estrapolato direttamente dalla resistenza corporea attraverso gli algoritmi di calcolo ed è il risultato fondamentale del test BIA, da cui derivano poi i risultati della massa magra e della massa grassa. Grazie all’analisi dell’impedenza bioelettrica, è possibile mettere in evidenza stati di disidratazione o di ritenzione idrica, malnutrizione o cachessia, ed è possibile una migliore valutazione qualitativa dell’aumento o della diminuzione del peso.

Per scegliere quale dispositivo BIA acquistare, è necessario considerare alcuni aspetti fondamentali:

  • Quali e quante frequenze vengono utilizzate. In passato, la frequenza usata era generalmente di 50 kHz ed alcuni dispositivi utilizzano ancora oggi questa singola frequenza. Dall’inizio degli anni ‘90, è stato evidenziato che l’uso di più frequenze, ovvero di più correnti a frequenze diverse, permette una determinazione più accurata dei cambiamenti dell’acqua corporea. Quindi, la prima cosa da verificare è se il dispositivo BIA sia a singola frequenza o a multifrequenze.
  • Quali output vengono forniti. Ogni dispositivo BIA sul mercato determina almeno la percentuale di grasso ma più è alta la qualità del dispositivo, più output possono essere prodotti.
  • Quali input sono necessari. Tutti i dispositivi BIA richiedono il peso come requisito minimo. Altri input richiesti molto spesso sono l’età e il sesso, che servono a far scegliere al dispositivo l’equazione da utilizzare per calcolare i risultati. Anche l’altezza è un requisito comune a molti strumenti, richiesto per permettere una corretta interpretazione dei risultati dell’impedenza.
  • Cosa viene effettivamente misurato e cosa viene stimato. Molti dispositivi BIAsono progettati in modo che l’impedenza sia misurata solo per una parte del corpo e stimata per il resto. Gli strumenti che usano, invece, la tecnologia BIA diretta segmentale a multi-frequenze (DSM-BIA) forniscono risultati basati su misurazioni dirette, senza la necessità di ricorrere a stime per compensare le aree che non vengono effettivamente misurate. Essi analizzano indipendentemente cinque sezioni corporee (le due braccia, le due gambe e il tronco) e dai risultati ottenuti viene prodotta una misura per tutto il corpo. Comparando i risultati di questi dispositivi DSM-BIA con quelli della DEXA, è stato verificato che la tecnologia DSM-BIA fornisce risultati accurati.

L’acquisto di strumenti usati è generalmente sconsigliato, sebbene in rete se ne possano trovare di diversi tipi, a prezzi ridotti rispetto al nuovo. Volendo ricorrere all’usato, sarebbe opportuno mantenere una continuità di riferimento con la casa costruttrice, se possibile, acquistando direttamente da aziende leader del settore, in modo tale che possa essere garantito un intervento in caso di funzionamento anomalo del dispositivo.

Sebbene sia tra le metodiche più conosciute e utilizzate per analizzare la composizione corporea, la BIA non può essere considerata un gold standard come la DEXA. La bioimpedenziometria consente di ottenere informazioni qualitative rispetto al semplice dato del peso, con una buona riproducibilità, ed è realizzabile anche sul paziente allettato. Tuttavia, visto il principio del metodo, la sua validità e applicabilità dipendono dal corretto stato di idratazione del soggetto. La BIA misura l’acqua corporea e stima i vari compartimenti partendo dall’assunto di una normoidratazione della massa magra al 73%.  Si tratta di condizioni ottimali non sempre riproducibili, pertanto non è adatta a seguire le modificazioni della composizione corporea in condizioni di particolare interesse clinico-nutrizionale e necessita di essere completata dalla valutazione dello stato nutrizionale. Inoltre, in condizioni specifiche in cui il passaggio di una corrente, seppur debole, può essere dannosa, come nel caso dei portatori di pace-maker o delle donne in gravidanza, la tecnica è controindicata.

L’innovativo metodo Morphogram per la valutazione della composizione corporea e dello stato nutrizionale, comparato con i valori della BIA, ha mostrato una sovrapponibilità dei valori stimati con un tasso di variazione media percentuale dello 0,04%. Grazie all’utilizzo del centimetro a nastro e alla valutazione di specifiche circonferenze corporee, standardizzate e di facile misurazione, Morphogram fornisce un’analisi completa, dettagliata e attendibile della composizione corporea, minimizzando l’errore connesso all’operatore. I principali parametri stimati sono: indice di massa corporea, indice di massa magra, indice di massa grassa, massa magra in Kg, massa grassa percentuale, metabolismo basale, dispendio energetico totale, fabbisogno energetico giornaliero, peso target, rischio cardiometabolico e morfotipo costituzionale. Morphogram permette di ottenere un quadro completo sullo stato nutrizionale e di salute, fondamentale per permettere l’elaborazione di un programma alimentare che sia personalizzato e adeguato alle specifiche esigenze del paziente. Offre una valutazione dello stato nutrizionale molto accurata e si integra positivamente con i dati BIA relativi all’idratazione extra ed intracellulare. L’utilizzo esclusivo di Morphogram consente di ridurre i costi in strumentazioni e manutenzioni e offre il vantaggio di usufruire di aggiornamenti costanti, senza dover riacquistare il prodotto e senza costi aggiuntivi.

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